La solitudine è un tema che domina la società di oggi, anche se viene camuffata dai
Contatti con amici virtuali e dalla costante presenza di cellulari i “dissennatori dell’anima”.
Si è soli anche in presenza di Altri, ormai il nostro animo non tollera la presenza dell’Altro.
Nel corso della vita ogni uomo ha provato l’esperienza della solitudine intesa: – come sentimento doloroso che si associa a stati interni di isolamento e di abbandono ( M.Klein); – come spazio di introspezione della propria soggettività e creatività personale ( D. Winnicott).
La solitudine è spesso ricettacolo di valenze negative; è una condizione spiacevole, a volte spaventevole, che spesso diventa un nemico da sfuggire a ogni costo.
Ma l’essere soli oltre a denunciare uno stato di sofferenza del singolo e del gruppo sociale, è anche una capacità che si sviluppa sin da piccoli e che si reitera in adolescenza come “capacità di essere soli e preludio dell’essere adulto”.